Storia

Le origini del Dipartimento e i Maestri che hanno fatto scuola nei settori di interesse del DEI, attraverso una storia che si è sviluppata per tutto l'arco del '900 e che si apre al futuro nel XXI secolo.

Le origini degli studi in Ingegneria a Bologna

Nell’anno accademico 1877/78 fu istituita a Bologna la Scuola d’Applicazione per gli Ingegneri, con due sezioni: una per ingegneri civili e l’altra per architetti (quest’ultima disattivata intorno al 1898). La nuova Istituzione, che aveva sede nell’ex-convento di San Giovanni dei Celestini, attuava i dettami del decreto del 1876, che stabiliva lo schema di un biennio di studi propedeutici presso la Facoltà di Scienze e di un triennio di studi applicativi. La Scuola di Bologna nacque per iniziativa di un Consorzio, costituito da Comune, Provincia ed alcune aziende e collegi, e da esso fu finanziata fino al 1899 quando passò a totale carico dello Stato.

Nella Scuola solo dall’anno accademico 1899/1900 fu attivato un insegnamento di Elettrotecnica, che fino al 1915 rimase insegnamento complementare. Il primo Maestro che occupò la cattedra di Elettrotecnica fu Luigi Donati, che già teneva, come professore di ruolo, l’insegnamento di Fisica tecnica sin dall’anno di fondazione della Scuola, di cui fu anche Direttore dal 1918 al 1923. Alla cattedra di Elettrotecnica era annesso il Gabinetto Scientifico di Elettrotecnica.

La “Riforma Gentile” del 1923 sostituì la laurea, titolo di valore esclusivamente accademico, al diploma precedentemente conferito dalla Scuola per Ingegneri, che consentiva l’esercizio della professione di ingegnere. L’abilitazione all’esercizio della professione doveva ora essere conseguita, dopo la laurea, mediante apposito esame di Stato in sede universitaria diversa da quella in cui era stata ottenuta la laurea.

La nascita dell'Istituto di Elettrotecnica

Nel 1935 la Scuola divenne Facoltà di Ingegneria e si trasferì dalla vecchia sede di piazza dei Celestini alla nuova sede di Viale del Risorgimento, architettonicamente monumentale. Il nuovo ordinamento degli studi in ingegneria, entrato in vigore proprio in quell’anno, prevedeva due sezioni: civile e industriale, quest’ultima divisa nelle due sottosezioni meccanica ed elettrotecnica.

L’Istituto di Elettrotecnica, che comprendeva la cattedra di Elettrotecnica e corsi caratterizzanti per la sottosezione elettrotecnica, quali Misure elettriche, Impianti industriali elettrici e Costruzione di macchine elettriche, tenuti per incarico, era diretto dal prof. Giuseppe Sartori, che era succeduto nel 1923 al prof. Donati nella cattedra di Elettrotecnica e che fu dal 1932 Direttore della Scuola per Ingegneri e dal 1935 primo Preside della Facoltà. Al prof. Sartori si devono un notevole potenziamento e ammodernamento del Laboratorio di Elettrotecnica. Egli scomparve nel 1937 e la Facoltà chiamò a coprire la cattedra e conseguentemente ad assumere la direzione dell’Istituto il prof. Giovanni Someda, proveniente dall’Università di Padova dove ritornò dopo due anni. Gli succedette nel 1940 il prof. Vittorio Gori il quale, già incaricato di Comunicazioni elettriche, mutò il nome dell’Istituto in Istituto di Elettrotecnica e delle Comunicazioni elettriche “G. Marconi”.

Durante la seconda guerra mondiale l’attività accademica proseguì normalmente sino alla fine del 1943, dopodiché la Facoltà fu interamente requisita da forze militari tedesche di occupazione. L’attività didattica proseguì parzialmente nella sede centrale dell’Università e negli Istituti limitrofi. In particolare, l’Istituto di Elettrotecnica fu ospitato nell’Istituto di Antropologia.

Il ritorno nella sede propria avvenne nel 1947, dopo lavori di ripristino del fabbricato. Nel 1951 il prof. Gori si trasferì a Roma alla Direzione dell’Istituto Superiore delle Poste e delle Telecomunicazioni e la direzione dell’Istituto fu assunta dal prof. Stefano Basile.


Gli Istituti di Elettronica e di Automatica

Gli anni intorno alla metà del secolo XX segnarono l’inizio di un tumultuoso sviluppo tecnico e scientifico delle discipline elettriche/elettroniche/informatiche. La riforma degli studi in ingegneria del 1960 (D.P.R. n. 53 del 31/01/1960) sopprimeva le sezioni e le sottosezioni e, fra l’altro, aggiungeva ai corsi di laurea in atto quello in Ingegneria Elettronica.

A seguito di tale riforma, il corso di laurea in Ingegneria – Sezione Industriale – Sottosezione Elettrotecnica diventava corso di laurea in Ingegneria Elettrotecnica e veniva attivato il corso di laurea in Ingegneria Elettronica, peraltro già presente in nuce nell’ordinamento didattico della Facoltà nel corso di laurea in Ingegneria Industriale, sottosezione Elettrotecnica, indirizzo “correnti deboli”, che comprendeva gli insegnamenti complementari di Elettronica, Comunicazioni Elettriche e Radiotecnica (i docenti erano i professori Giuseppe Evangelisti, Ercole De Castro, Enzo Belardinelli, Scipione Treves). Gli insegnamenti appena citati diventavano fondamentali nel nuovo corso di laurea e nell’organizzazione della Facoltà furono introdotti due nuovi Istituti: quello di Elettronica (1965) sotto la direzione del prof. Ercole De Castro, derivato dall'Istituto di Elettrotecnica (ritornato al suo nome originale), e quello di Automatica (1969) sotto la direzione del prof. Enzo Belardinelli, come trasformazione del Centro di Calcolo e dei Servomeccanismi della Facoltà di Ingegneria, fondato nel 1956 dal prof. Giuseppe Evangelisti.


L'istituzione dei Dipartimenti

A seguito del D.P.R. 382/80 (Riordinamento della docenza universitaria, relativa fascia di formazione nonché sperimentazione organizzativa e didattica), che istituiva, fra l’altro, i Dipartimenti e i corsi di Dottorato di Ricerca, i due Istituti di Elettronica e di Automatica diedero origine nel 1983 al Dipartimento di Elettronica, Informatica e Sistemistica (DEIS), i cui settori di ricerca spaziavano dall’Automatica, alla Bioingegneria, ai Campi elettromagnetici, all’Elettronica, all’Informatica, alle Misure elettroniche, alla Ricerca operativa e alle Telecomunicazioni. In queste aree venivano attivati alcuni dottorati di ricerca, sia con sede unica presso il DEIS, sia in adesione a consorzi interuniversitari.

Per quanto concerne l’Istituto di Elettrotecnica, questo nel 1971 si divise in due e nacque l’Istituto di Elettrotecnica Industriale. Successivamente nel 1996 dai due Istituti ebbe origine il Dipartimento di Ingegneria Elettrica (DIE), avente come settori di ricerca l’Elettrotecnica, i Convertitori, macchine e azionamenti elettrici, le Misure elettriche ed elettroniche e, infine, i Sistemi elettrici per l’energia. Veniva attivato un dottorato di ricerca in Ingegneria Elettrotecnica.


La nascita del DEI

Entrata ora in vigore la legge di riforma universitaria 30/12/2010, n. 240 (Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario), l’Ateneo di Bologna si dà un nuovo Statuto. Nell’ottobre 2011 gli organi accademici approvano la costituzione dei nuovi dipartimenti: erano 72, diventano 33 e, fra questi, il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi” (DEI), che deriva sostanzialmente dalla confluenza del DEIS e del DIE, con l’eccezione della componente informatica del DEIS che approda nel nuovo Dipartimento di Informatica: Scienza e Ingegneria. “Dopo l’approvazione dello Statuto, la carta costituzionale dell’Ateneo, – dichiara il Rettore – ora si passa alla ristrutturazione vera e propria, cominciando dalla costituzione dei nuovi dipartimenti, che rappresentano i nuclei vitali dell’Ateneo, punti nevralgici per la gestione delle risorse umane e finanziarie”.

Nel gennaio 2012 il prof. Enrico Sangiorgi è stato eletto direttore del nuovo dipartimento DEI, che viene attivato nell’ottobre dello stesso anno. Il prof. Sangiorgi è rimasto in carica fino al 1 novembre 2015, quando è stato nominato Prorettore alla Didattica.

Nel novembre 2015 il prof. Claudio Melchiorri è stato eletto direttore del DEI. Il suo secondo mandato è iniziato nel 2018 e si è concluso nell'ottobre 2021.

Nell'ottobre 2021 il prof. Riccardo Rovatti è stato eletto direttore del DEI per il triennio accademico 2021/2024.

Testo a cura di:
Leonardo Calandrino, Professore Emerito dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, già Ordinario di Comunicazioni Elettriche
Ugo Reggiani, Professore Emerito dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, già Ordinario di Elettrotecnica

Galleria storica fotografica

Prima sede di Ingegneria

Ex monastero di S. Giovanni dei Celestini, sede della Regia Scuola di Ingegneria fino al 1935 (per gentile concessione dell'Archivio storico dell'Università di Bologna).

Sede storica della Facoltà di Ingegneria

Veduta d'insieme dall'alto dell'edificio storico della Facoltà di Ingegneria, progettato dall'arch. Giuseppe Vaccaro (per gentile concessione dell'Archivio storico dell'Università di Bologna).

Sede storica della Facoltà di Ingegneria (lato ovest)

Veduta del lato ovest dell'edificio storico della Facoltà di Ingegneria, progettato dall'arch. Giuseppe Vaccaro (per gentile concessione dell'Archivio storico dell'Università di Bologna).

Istituto di Elettrotecnica

Calcolatrice elettronica analogica (per gentile concessione dell'Archivio storico dell'Università di Bologna).

Istituto di Elettrotecnica

Sala macchine (per gentile concessione dell'Archivio storico dell'Università di Bologna).

Istituto di Elettrotecnica

Alta tensione - Laboratorio di Elettrotecnica (per gentile concessione dell'Archivio storico dell'Università di Bologna).

Istituto di Elettrotecnica

Quadro di distribuzione e di comando (per gentile concessione dell'Archivio storico dell'Università di Bologna).

Istituto di Elettrotecnica

Batteria di accumulatori della capacità di 300 ampere ora (per gentile concessione dell'Archivio storico dell'Università di Bologna).